VENETO

 

 

 

Il Veneto è la prima regione italiana per le presenze turistiche (ca. 60 milioni nel 2008): le ville palladiane, il Naviglio del Brenta, la città di Venezia con la sua laguna, le città d’arte (Verona, Padova, Vicenza, Treviso), le città murate, i castelli, i complessi conventuali (Basilica S. Antonio, Abbazia di Praglia), il lago di Garda, le spiagge (Jesolo, Caorle), le Dolimiti e l’enogastronomia, sono alcune attrattive che la rendono una delle principali mete del turismo internazionale. In particolare Venezia è luogo di incontro internazionale della cultura e dell’arte, del passato e del presente con la Biennale dell’Arte e del Cinema
La Regione Veneto ha una popolazione (al 30 giugno 2008) di 4.860.091 abitanti; è suddivisa in sette province, è formata da 581 comuni. Il suo territorio è per il 56,4% pianeggiante, il 29,1 % montano e 14,9% collinare. È percorsa dai fiumi Po, Adige, Piave, Brenta, Bacchiglione e comprende la parte orientale del lago di Garda.
Il Veneto ha un’economia prevalentemente industriale ( il 40 % della forza lavoro/popolazione attiva). I settori maggiori sono: la meccanica, la cantieristica, il tessile (Marzotto e Benetton), la petrolchimica (Porto Maghera). Vi è inoltre un’attiva presenza di piccole e medie imprese specializzate nell’industria leggera quali l’occhialeria, l’oreficeria, le calzature e il settore del mobile.
L’agricoltura, che fino agli anni ’50 era un settore preminente ( 48 %), è ora ridotta al 4,2%.

La X Regio “Venetia et Histria” Impero Romano

C

Marchesato di Verona e l’Italia XI secolo


Note storiche
Gli Euganei furono la prima popolazione preromana organizzata, di origine preindoeuropea, che compare sul finire del II° millennio a.C.. Fra l’XII e il IX° sec. a.C. giunsero i Veneti provenienti dal territorio illirico, poi i Reti dall’area Alpina e i Galli. Le fonti storiche e i reperti archeologici testimoniano che gli Euganei e i Veneti furono particolarmente attivi nelle produzioni agricole e artigianali, nell’allevamento di cavalli, e che commerciarono con le popolazioni galliche, della Rezia e del Norico, con le civiltà greca ed etrusca.
I Veneti ed i Cenomani, tra il 225 e il 222 a.C., per fronteggiare le popolazioni galliche transalpine, si allearono con i romani. Al 186 a.C. risale la fondazione dell’avamposto militare di Aquileia, al 153 a.C. la costruzione della via consolare Annia che da Adria conduceva ad Aquileia , al 148 a.C. della via consolare Postumia che da Genova conduceva ad Aquileia, dopo aver attraversato Cremona, Verona (collegandosi alla antica via Gallica), Vicenza (Vicetia), Oderzo e Altino, (della via consolare Claudia Augusta che da Ostiglia e da Altino portavano a Trento, Bolzano e alla odierna città tedesca di Augusta), al 132 a.C. della via Popilia che da Rimini conduceva ad Adria. Queste strade consolari furono le direttrici per la centuriazione e romanizzazione del territorio Veneto.
Nel 49 a.C. il proconsole Cesare concesse la cittadinanza romana alle genti dell’Italia Settentrionale e il titolo di “municipia” ad alcune città. Con l’imperatore Augusto il Veneto, il Trentino Alto Adige, il Friuli, l’Istria e parte della Lombardia costituiranno la X Regio “Venetia et Histria”. Seguirono tre secoli di grande fervore edilizio, le città videro la costruzione di anfiteatri (Arena di Verona), teatri, basiliche, acquedotti, monumenti che in parte sono ancora visibili come opera di grande ingegneria costruttiva. (citare siti web musei di Brescia, Adria, Oderzo, Altino, Aquileia)
Con le invasioni barbariche e le guerre goto-bizantine le città venete subirono gravissime distruzioni e le popolazioni si rifugiarono nelle isole del territorio lagunare sotto la protezione dei bizantini.
Durante il dominio longobardo (569-774) il territorio veneto fu diviso in ducati. Con i carolingi e gli ottoni le città venete furono governate da vicari imperiali. Nel 697 le popolazioni delle isole della gronda lagunare, per sottrarsi all’autorità dell’esarca bizantino di Ravenna, elessero Paolo Livio Anapesto primo doge (697-717). L’autonomia e l’autorità dogale del Veneziano, con il riconoscimento dell’imperatore del Sacro Romano Impero Carlo Magno, fu fondamentale fino all’età napoleonica (1797) e permise a Venezia di far da tramite commerciale privilegiato tra l’Europa del Nord e l’Oriente.
Il re Berengario II, nel tentativo di riordino del territorio Triveneto, istituì nel 951 la Marca di Verona, governata da vicari imperiali fino al 1164.
In questi due secoli molte città rinascono, diventano luoghi di commerci e di attività artigianali associate in corporazioni, di assemblee, Ie “cives”, (costituite da possidenti, artigiani, mercanti) che porteranno alle lotte contro le autorità imperiali (Lega Veronese)e, con la Pace di Costanza, nel 1183, all’età comunale.
Ai monaci si devono invece le bonifiche e la nascita dei villaggi rurali.
Nel Duecento e Trecento il Veneto è teatro di scontro e dominio di alcune potenti famiglie feudatarie: gli Ezzelini, i Carraresi, gli Estensi, i Da Camino, i Collalto, i Sambonifacio, i Della Scala, i Visconti, dei quali rimane testimonianza nei numerosi castelli, palazzi e città murate.
Con l’inizio del XV secolo Venezia dà inizio alla conquista del territorio Veneto. Quattro secoli di governo democratico e di imprenditoria diffusa trovano espressione nelle ville , nelle città d’arte con piazze, palazzi, e nell’operato di grandi artisti.
Nel 1797 Napoleone pone fine alla millenaria Repubblica di Venezia, a cui seguirà la sottomissione all’Austria fino al 1866. Gli austriaci realizzeranno il quadrilatero difensivo di Peschiera, Mantova, Verona e Legnago) e del territorio lagunare, e costruiranno la linea ferroviaria Venezia-Milano, che favorirà l’industrializzazione del Veneto, ma anche il declino del porto di Venezia a favore di quello di Trieste.
Nel 1866 il Veneto entra a far parte del Regno d’Italia.
Durante la prima Guerra Mondiale (1915-18) le montagne venete diventano teatro di aspri combattimenti che porteranno a costruzione di opere difensive militari allo spopolamento di molte contrade montane.

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Anello delle Alpi

Per la visita del Veneto Occidentale “Anello delle Alpi” propone un percorso in 6 tappe con alcune varianti.
1. da Trento (ponte Vicenza) a Velo d’Astico (ex Stazione Ferroviaria) (ca. 41 km)
Percorso panoramico di montagna che inizia da Trento, percorre la Strada Statale 349, sale al Passo della Fricca (1110 m), scende per la Val d’Astico lungo la Strada Provinciale 350.
Lungo il percorso consigliamo le seguenti soste e deviazioni:
• Caldonazzo : la corte - castello dei conti Trapp, il lago, meta turistica di sport fluviali;
• Centa: la chiesa S. Nicolò
• Carbonare di Folgaria : punto di partenza per una escursione sugli Altopiani di Folgaria, di Lavarone, di Asiago per la visita delle fortezze austro-ungariche e dei luoghi della Grande Guerra;
• Lastebasse: cascata del Civetta;
• Pedemonte e Valdastico: le storiche contrade di Scalzeri, S. Pietro e Pedescala;
• Arsiero: le contrade, la ex tratta ferroviaria Arsiero – Rocchette, ora Pista Ciclabile;
• Velo d’Astico: la romanico - gotica chiesa di S. Giorgio, la parrocchiale di San Martino, l’itinerario culturale dedicato ad A. Fogazzaro con la Montanina, la villa Valmarana, ora Ciscato (1566), la villa Velo con foresteria e affreschi di B. Canal. Velo d’Astico è un punto di partenza per una visita alla Val d’Astico e alla Val Posina, alle storiche contrade, a escursioni naturalistiche e nelle montagne (monte Maggio, monte Toraro). Presso le trattorie del luogo e nella storica Birreria Summano di Piovene Rocchette, si possono gustare alcuni prodotti tipici del luogo (gnocchi e trote).


2. da Velo d’Astico a Vicenza (ca. 35 km)

Panoramica della val Posina


Il percorso si effettua prevalentemente sulla sommità arginali del torrente Astico e del fiume Tesina. Lungo il percorso si consiglia una sosta per la visita a:
• Cogollo del Cengio: la romanica chiesetta di Sant’Agata;
• Caltrano : le chiese di San Donato e di San Giorgio di origine due – trecentesca;
• Lugo di Vicenza: nella collina di Lonedo la villa Godi ora Malinverni (1542), opera di Andrea Palladio e affrescata da G. B. Zelotti, all’interno della quale è ospitato un museo dei fossili, e la villa Piovene di scuola palladiana;
• I dossali collinari di Fara Vicentina e di Breganze coltivati a vigneto per la produzione dei rinomati vini di Breganze ( www.cantinabreganze.it ) e le colline delle Bregonze;
• Breganze, Sandrigo, Dueville, Bolzano Vicentino, Quinto: fiorenti zone agricole ove si incontrano numerose ville di valore storico-artistico;
• Dueville: nella località Bosco affiorano le risorgive che danno vita al fiume Bacchiglione

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Vicenza

Città del Palladio, per il suo rilevante patrimonio storico-artistico, è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio mondiale. Da visitare la Basilica Palladiana, il Teatro Olimpico, la cerchia muraria urbica e monumenti, ville, palazzi, chiese, abbazie, il museo Naturalistico ed Archeologico di Santa Corona, la Pinacoteca di Palazzo Chiericati, il Museo del Risorgimento e della Resistenza, il Museo Diocesano. Sulla pendice di un dossale che dà inizio ai Colli Berici vigila sulla città il Santuario della Madonna di Monte Berico.
PERCORSO ALTERNATIVO da Avio (TN) a Verona (ca. 50km)
È un percorso che segue il fiume Adige e il Canale Biffis e che ha come sfondo le montagne del versante Gardesano Orientale (Monte Baldo) e della Lessinia.
In alternativa è possibile percorrere la panoramica Strada Statale 249, che richiede molta attenzione e prudenza per l’intenso traffico veicolare. Attraversa i borghi storici rivieraschi gardesani di Malcesine, Torri del Benaco, Garda, Bardolino, Lazise e Peschiera del Garda, raccolti attorno ai castelli scaligeri, e la pedemontana gardesana orientale coltivata a vigneti e oliveti.
Per raggiungere Verona diversi sono i percorsi attraverso strade secondarie e provinciali che portano anche a visitare :
• le fortezze asburgiche e i luoghi delle battaglie risorgimentali
• i vigneti della Valpolicella.

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Verona

Crocevia dei grandi collegamenti tra il Nord Europa e la pianura padana sin dall’epoca preistorica con la “Via Gallica” e le vie consolari romane Postumia e Claudia Augusta. È meta del turismo internazionale per i suoi monumenti: l’arena romana (grande anfiteatro ora utilizzato per spettacoli lirici), il teatro, la porta Gavi, la porta Borsari e il “ponte pietra”, la cattedrale romanica di San Zeno e il Duomo, la chiesa gotica di Sant’Anastasia, i palazzi del governo cittadino raccolti attorno alla piazza dei Signori e piazza delle Erbe, le arche Scaligere, Castelvecchio, le mura e le fortezze (Porta Palio) dell’età veneziana e austriaca, i luoghi leggendari di Giulietta e Romeo, il Museo di Castel Vecchio in cui sono custoditi reperti di varie epoche che permettono di ricostruire la storia della città.da Verona a Vicenza (ca. 68,5 km)
Percorso pianeggiante che si effettua su tratti di pista ciclabile e sugli argini sterrati dei fiumi Adige e Retrone, dei torrenti Alpone e Chiampo, attraversando le zone agricole di Montebello e di Brendola.
Lungo il percorso segnaliamo per una visita:
• Zevio : castello Perez, ora sede municipale
• Belfiore: famosa per le coltivazioni di mele
• Arcole: il museo che rievoca la storica battaglia napoleonica del 15-17 novembre 1796
• San Bonifacio: Abbazia di Villanova,
• Soave: città murata scaligera, famosa per i suoi vigneti


• Gambellara , Montebello, Brendola : luoghi di produzione di vini
• Montecchio Maggiore : villa Cordellina (con affreschi di G.B. Tiepolo) e castelli di Giulietta e Romeo
3. da Vicenza a Padova (ca. 39,5 km)
Percorre la Pista Ciclabile della Riviera Berica, prosegue con la Strada Provinciale 21, a Montegaldella con un tratto di pista Ciclabile posta sull’argine del fiume Bacchiglione, e in territorio padovano con le Strade Provinciali 16 e 38 e tratti sterrati ciclabili sugli argini del fiume Bacchiglione.
Lungo il percorso segnaliamo:
a. Vicenza : la “Rotonda” la più famosa delle ville palladiane
b. Montegalda : seicentesca villa Feriani(www.agriturismovillaferiani.it ), ottocentesca villa Roi ora Cobalchini (museo Veneto delle campane), seicentesco palazzo Gualdo (ora sede Municipio), castello Grimani ora Sorlini
c. Montegaldella : seicentesca neopalladiana villa conti, ora Falsarella
d. Cervarese Santa Croce : il medioevale oratorio S.Croce con annessa torre, il castello carrarese di San Martino (ora sede del Museo Fluviale Bacchiglione)
e. Selvazzano Dentro : nelle vicinanze Abbazia di Praglia, villa Emo di Capodilista, Colli Euganei

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Padova

Inizia la sua storia in età euganea. Fu importante municipium romano, feudo vescovile, signoria dei carraresi (1318-1405). Sede di una prestigiosa università che trae origine nel 1222, ha ospitato illustri letterati come Dante e Petrarca. Centro di vita religiosa: San Prosdocimo (primo vescovo di Padova), Santa Giustina (tra i primi martiri), Sant’Antonio che richiamano ancora oggi grandi folle di pellegrini da tutto il mondo (Basilica di Sant’Antonio, Abbazia di Santa Giustina).
Grandi artisti hanno lavorato in questa città come il pittore Giotto (affreschi Cappella Scrovegni, di scuola grottesca Battistero), il Mantenga (Chiesa Eremitani), Tiziano (scuoletta di Sant’Antonio), lo scultore Donatello (monumento al Gattamelata, altare Basilica del Santo), architetti come lo Jappelli con il neoclassico Caffè Pedrocchi. Nel grande Museo degli Eremitani sono esposte opere di grandi artisti di scuola Veneta e testimonianze delle prime grandi civiltà euganea e veneta.

4. da Padova a Venezia (ca. 36 km)
Il percorso costeggia il Naviglio del Brenta e percorre tratti di percorsi ciclabili all’interno del territorio di Mestre, conduce a Fusina di Venezia, al Parco di San Giuliano e all’area portuale del Tronchetto di Venezia.
Con le motonavi ed i battelli si possono raggiungere le isole che costituiscono il nucleo storico di Venezia, e il Lido di Venezia, punto di raccordo con il percorso bike proveniente da Chioggia.
Nel tratto di percorso lungo il Naviglio del Brenta si affacciano le numerose ville costruite dal patriziato veneziano tra Quattrocento e Ottocento. Si consiglia la sosta per una visita :
• Noventa Padovana: settecentesca villa Giovannelli
• Strà : neoclassica villa Pisani
• Dolo : il molino, lo squero e le chiuse edificate dalla Serenissima sul naviglio del Brenta
• Mira : la palladiana villa Foscari detta “La Malcontenta”
• Mestre Venezia: gli ottocenteschi Campo Trincerato di Mestre e i Forti di Venezia

Venezia

E' tra le città più visitate al mondo per il suo vastissimo patrimonio storico – artistico. Luogo di incontro internazionale per la cultura con la Biennale dell’Arte, Biennale del Cinema, Biennale dell’Architettura( www.labiennale.org ), la Fondazione Cini. Tra i più noti monumenti sono da visitare: la Basilica di San Marco, il Palazzo Ducale, la Biblioteca Marciana, le chiese progettate da Andrea Palladio (San Giorgio, Redentore, Zitelle), Santa Maria Gloriosa dei Frari e di San Giovanni e Paolo, il Ponte di Rialto, il teatro la Fenice. Numerosi sono i musei (Museo Correr, Guggenheim, Cà Rezzonico, Museo Navale) e le gallerie d’Arte (scuola di San Rocco, Gallerie dell’Accademia). La Laguna e le numerose isole (Murano con le sue vetrerie e Museo Vetrario, Burano, Torcello) sono preziosi ambiti naturalistici e storico-artistici che si possono visitare mediante il battello.


Sviluppi di percorso:

Le spiagge del Litorale Adriatico Veneto (da Mestre via Forte Marghera a Caorle ca. 60 km)
Dal Parco di San Giuliano, costeggiando il Canale Osellino, si raggiunge Porte Grandi, dove termina il suo corso il fiume Sile. Proseguendo sulla strada comunale e sugli argini della Piave Vecchia si giunge al centro abitato di Jesolo (la Equilium, di origine romana, il luogo dove venivano fatti pascolare i cavalli). Il percorso prosegue costeggiando tratti di pineta (Pineta di Cortellazzo), di canali, valli (Valle Altanea) e giunge alla città balneare di Caorle, sorta nel V° secolo, per opera di profughi in fuga dalle orde barbariche.
Alle spiagge di Caorle si può arrivare anche partendo da Punta Sabbioni (ca. 48 km) .
5. da Venezia a Peschiera del Garda (ca. 210 km)
Dal Lido di Venezia, mediante trasbordi con motonave, si raggiunge l’isola di Pellestrina e Chioggia.
Si prosegue su viabilità minore comunale per Cavanella d’Adige (VE), fino agli argini sterrati del fiume Adige che permettono di raggiungere la città di Verona.
Il percorso permette al cicloturista di entrare in contatto con gli ambienti naturalistici della Laguna e del Parco del Delta Po, il tratto terminale del fiume Adige, aspetti faunistici e storico architettonici di rilievo :
• Chioggia : storico porto legato alla città di Venezia. Nelle vicinanze sono da visitare la Valle Millecampi e la Valle Averto, due grandi aree lagunari protette, dove si può osservare l’ecosistema lagunare e la fauna migratoria.
• Adria: antico porto paleoveneto (VI° sec. a. C.); punto di partenza per una visita al Parco del Delta del Po, al museo Archeologico Nazionale, dove sono esposti oggetti dell’età preistorica, greca, etrusca e romana
• Rovigo : Pinacoteca dei Concordi e il Museo dei Grandi Fiumi (www.museograndifiumi.it )
• Lendinara : villa Dolfin, ora Marchiori (XVI sec.), opera di V. Scamozzi, con dipinti di V. Gazzotto e parco di G. Jappelli
• Fratta Polesine : villa palladiana Badoer
• Badia Polesine : di origine romana (Petra); con la costruzione dell’abbazia benedettina di Vangadizza (950), dal vassallo imperiale Almerigo da Mantova, si diede inizio alle bonifiche polesane
• Legnago : che fino al 1800 fu una strategica postazione di controllo della navigazione fluviale dell’Adige. Da visitare il palazzo Fioroni, ora sede museale a tema storico e archeologico.
• San Giovanni Lupatoto : sito archeologico paleoveneto di Raldon

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da Verona – Lago di Garda

Diversi sono i percorsi che da Verona conducono al Lago di Garda in alternativa alla traffica SR11. Tra questi segnaliamo:
a. la Pista Ciclabile dell’Adige che dalla piazza di San Zeno porta a Bussolengo, la SP5 che porta a Lazise e la SR249 che costeggiando il lago conduce a Peschiera del Garda (ca. 36 km)
b. le strade comunali che conducono a Sommacampagna, Oliosi, Salionze per proseguire con la Pista Ciclabile del Mincio che conduce a Peschiera del Garda (ca. 30 km)


Sviluppi di percorso:

il Quadrilatero Austro – Ungarico e le fortezze scaligere
Da Peschiera del Garda percorrendo la pista ciclabile del Mincio e tratti di viabilità secondaria si può visitare:
• il Quadrilatero delle Fortezze Austro - ungariche (Peschiera del G. – Mantova – Legnago e Verona) e i castelli scaligeri
• Valeggio sul Mincio : parco – giardino Sigurtà, i resti del castello scaligero e il ponte visconteo
• Rodigo di Rivalta sul Mincio: museo etnografico dei mestieri del fiume ed escursione in battello per la visita alle Valli del Mincio
• Mantova : la città dei Gonzaga, castello di San Giorgio e Palazzo Ducale, il Palazzo della Ragione, il Palazzo Tè, la chiesa di S. Andrea, opera di Leon Battista Alberti. Da Mantova è possibile raggiungere Venezia mediante le navi della storica Compagnia di navigazione fluviale Negrini (www.motonaviandes.it )
• San Benedetto Po (MN): il millenario Monastero Benedettino di Polirone, ora in parte sede Museo etnografico della Cultura Popolare Padana
Info: IAT – APT – PRO LOCO (Uffici Informazioni e Accoglienza Turistica in Italia) www.iat.it
Accoglienza Giovanile: AIG (Trento, Riva del Garda, Verona, Vicenza, Padova, Mira, Venezia,
Rivalta s.M.) www.ostellionline.org info@aighotels.com CAMPING www.camping.it
Cartografia: Atlante Stradale Italia Nord 1:200.000 ed. Touring Club Italiano Milano
Atlante Stradale +CD Rom 1:250.000 ed. Istituto Geografico De Agostani Novara

 

 

Pedemonte, le Valli dell’Astico e dell’Assa veduta panoramica

Bassano del Grappa, il borgo e il Ponte Vecchio

Vicenza, Basilica Palladiana

Palazzo Chiericati ora Pinacoteca

Vicenza, “La Rotonda”

Malcesine, il borgo e il Lago di Garda

Malcesine, Lago di Garda

Garda, Punta S. Vigilio e la villa Guarienti

Verona, "Castelvecchio"

Verona, "Arena romana"

Praglia, veduta aerea

Padova, Palazzo della Ragione

Padova, Basilica di Sant'Antonio

Stra villa Pisani e naviglio

Venezia, San Marco

Venezia, dipinto del Canaletto

Venezia, forte Marghera

Venezia, isole forte San Andrea

Venezia, Torre Massimigliana, isola di Sant'Erasmo

Venezia, Fondaco dei Tedeschi

Adria, Canalbianco

Rovigo, Museo Grandi Fiumi

Valeggio sul Mincio, Parco Sigurtà

Peschiera vista dall'alto

La cartina del Veneto, con le zone dei vini pregiati veneti